Rodari Primary: the school that knocks the walls down!

Located in the northern part of a plot currently occupied by a parking lot, which overlooks Via Padova, the new school, with a circular plan, develops only on the ground floor. The project preserves the existing trees: two rows of lime trees, as well as two large cedars, adding new lime trees, birches, persimmons and lavender hedges.

Overlooking Via Padova, the main entrance leads to a large atrium illuminated by a series of skylights dug into the roof volume. From the atrium, a generous system of collective spaces, lit from above by skylights and articulated around two central courtyards, expands in all directions. It is a fluid system, it contracts and expands, generating flexible 'spaces of potential' and available to the needs and creativity of the community. In particular, a 'circular square' opposite the large entrance hall and equipped with a curtain, lends itself to hosting special and theatrical activities.

Borrowing from the typology of the ‘open-air schools’, the ten classrooms are arranged along the perimeter of the building in close visual and physical continuity with the garden, articulating the envelope of the school in a jagged and dematerialized profile below a generous projecting roof, which defines a large perimeter portico. In this way, each classroom has direct access to the garden and a covered space in front, which can also be used for outdoor activities. The perimeter walls, made up of a layer of translucent alveolar polycarbonate on the outside and of laminated glass on the inside, allow the light to filter and softly diffuse inside the classrooms, which will thus be able to enjoy optimal natural lighting. The internal partitions are instead walls equipped with lockers for students, together with large fixed windows, which visually expand the collective spaces in all directions.

The theme of environmental sustainability in a school has an undoubted pedagogical value. The objective is pursued through the creation of a highly performing building envelope and a plant system capable of minimizing energy needs.

The project involves the use of renewable energy sources thanks to the installation of a large area of ​​photovoltaic panels on the roof. The plants will be managed remotely with a BSM system.

Thanks to the use of alternative energies, the construction of a building in nZEB energy class is envisaged. The steel structure is recyclable at the end of the building's life. The use of cork as a flooring material is a 100% biodegradable, recyclable and renewable natural raw material.

The new Rodari school in Parè di Conegliano is therefore configured as a cultural center that collects the functional and spatial needs of the primary school, and at the same time amplifies the potential of the common spaces, transforming them into meeting and exchange places for the whole community. In this way, the connections between the other two schools in the vicinity, the parks and public spaces can be strengthened, organizing the collective spaces and equipment of this part of the city.

“The internal space explodes in height thanks to a sequence of 'skylights' in the shape of a truncated pyramid, seeking the zenithal light within the system of reticular beams of the roof structure, which also houses all the plant systems and completely frees the ground space. Outwardly, the school looks like a pavilion in the park. The front is simple: a suspended volume covered in white glass mosaic (recyclable and highly durable material) which rests on a punctiform structural system of steel pillars”, says Segantini.

“We have designed a 'space of potential', where every space can be transformed by the creativity of the teachers or the community that revolves around it. All distribution spaces are generous and can be transformed into 'spaces for special activities' even after school hours. In this way the school becomes an epicenter for the community and strengthens its identity.'' -writes Carlo Cappai.

“I congratulate Carlo Cappai and Maria Alessandra Segantini for the prestigious recognition which, if any were needed, confirms the desire of the Administration of Conegliano to work with top designers especially in those sensitive projects such as those related to education. We can't wait to see the first stone laid." – declares Mayor Chies.

Councilor Toppan declares: “It is an innovative project, the idea of "knocking down the walls among people" which favors the livability, well-being and socialization of the children. The new structure will provide them with large indoor and outdoor multipurpose spaces which, in addition to guaranteeing a comfortable performance of school activities, will allow them to give space to the creativity of children and their teachers, also involving families and the community. Furthermore, the MEP technology and care in the choice of materials will ensure that this new structure has a low energy performance."

Una scuola che abbatte i muri!

Collocata nella parte settentrionale di un lotto  di 6.800 mq attualmente occupato da un parcheggio, che si affaccia su Via Padova, la nuova scuola (2.119 mq) per 250 alunni), a pianta circolare, si sviluppa su un unico livello. Il progetto conserva gli alberi esistenti: i due filari di tigli, lungo via Padova e il confine settentrionale del lotto e i due grandi cedri dell’attuale giardino pubblico, aggiungendo nuovi tigli, betulle, cachi e siepi di lavanda. 

Affacciato su Via Padova, l’ingresso principale conduce ad un ampio atrio illuminato da una serie di lucernari scavati nel volume di copertura. Dall’atrio, un generoso sistema di spazi collettivi, illuminato zenitalmente da lucernari e articolato attorno a due corti centrali, si espande in tutte le direzioni. E’ un sistema fluido, si contrae e si dilata generando ‘spazi delle potenzialità’ flessibili e a disposizione delle esigenze e della creatività della comunità. In particolare, una ‘piazza circolare’ opposta al grande atrio di ingresso e attrezzata da una tenda, si presta ad ospitare attività speciali e teatrali. 

Le dieci aule si dispongono lungo il perimetro dell’edificio in stretto rapporto di continuità visiva e fisica con il giardino, articolando l’involucro della scuola in un profilo frastagliato e smaterializzato al di sotto di una generosa copertura aggettante, che definisce un ampio portico perimetrale. In questo modo ogni aula gode di un accesso diretto al giardino e di uno spazio coperto antistante, utilizzabile anche per attività all’aperto. Le pareti perimetrali, costituite da uno strato di policarbonato alveolare traslucido all’esterno e di vetro stratificato all’interno, fanno filtrare e diffondono morbidamente la luce all’interno delle aule, che potranno cosí godere di una illuminazione naturale ottimale. Le partizioni interne sono invece delle pareti attrezzate con gli armadietti per gli studenti, sulle quali si aprono delle grandi vetrate fisse, che dilatano visivamente gli spazi collettivi verso il giardino. 

Il tema della sostenibilità ambientale in una scuola ha una indubbia valenza pedagogica. L’obiettivo è perseguito attraverso la realizzazione di un involucro edilizio altamente performante e di un sistema impiantistico in grado di minimizzare i fabbisogni energetici.

Il progetto prevede il ricorso a fonti energetiche rinnovabili grazie all’installazione di un’estesa superficie di pannelli fotovoltaici sul manto di copertura. Gli impianti saranno essere gestiti da remoto con un sistema BSM. 

Grazie all’utilizzo di energie alternative, si prevede la realizzazione di un edificio in classe energetica nZEB. La struttura in acciaio è riciclabile a fine vita dell’edificio. L’utilizzo del sughero come materiale per la pavimentazione è una materia prima naturale biodegradabile al 100%, riciclabile e rinnovabile.

La nuova scuola Rodari di Parè di Conegliano si configura quindi come un centro culturale che raccoglie le necessità funzionali e spaziali della scuola primaria, e allo stesso tempo amplifica le potenzialità degli spazi comuni trasformandoli in luoghi di incontro e scambio per tutta la comunità. In questo modo si possono rafforzare le connessioni tra le altre due scuole presenti nelle vicinanze, i parchi e gli spazi pubblici, mettendo a sistema gli spazi e le attrezzature collettive di questa parte di città. 

“Lo spazio interno esplode in altezza grazie a una sequenza di ‘lucernari’ a forma di tronco di piramide, cercando la luce zenitale all’interno del sistema delle travi reticolari della struttura di copertura, che ospita anche tutti i sistemi impiantistici e libera completamente lo spazio a terra. Verso l’esterno la scuola si presenta come un padiglione nel parco. Il fronte è semplice: un volume sospeso rivestito in mosaico di vetro bianco (materiale riciclabile e di grande durabilità) che poggia su un sistema strutturale puntiforme di pilastrini in acciaio”, racconta Segantini.

“Abbiamo disegnato uno ‘spazio delle potenzialità’, dove ogni ambiente può essere trasformato dalla creatività degli insegnanti o della comunità che vi ruota intorno. Tutti gli spazi di distribuzione sono generosi e possono essere trasformati in ‘spazi per attività speciali’ anche in orario extra-scolastico. In questo modo la scuola diventa un epicentro per la comunità e ne rafforza l’identità.’’ -scrive Carlo Cappai.

“Faccio i complimenti a Carlo Cappai e a Maria Alessandra Segantini, dello studio C+S per il prestigioso riconoscimento che, se ce ne fosse stato bisogno, conferma il volere dell’Amministrazione Comunale di Conegliano di lavorare con progettisti di qualità soprattutto in temi delicati quali quelli dell’istruzione. Non vediamo l’ora di assistere alla posa della prima pietra.” – dichiara il Sindaco Chies. 

“È un progetto innovativo di concepire gli spazi, una forma di "abbattimento dei muri" che privilegia la vivibilità, il benessere e la socializzazione dei bambini. La nuova struttura concederà loro ampi spazi polivalenti, interni ed esterni, che oltre a garantire un confortevole svolgimento delle attività scolastiche, permetterà di dare spazio alla creatività dei bimbi e dei loro insegnanti coinvolgendo anche le famiglie e la comunità. Inoltre, l'impiantistica, la tecnologia e la cura nella scelta dei materiali, garantiranno a questa nuova struttura un esiguo fabbisogno energetico.” – dichiara l’Assessore Toppan.